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Scrivere su un blog per essere indicizzati nei motori di ricerca

Scrivere un buon articolo per il proprio blog aziendale o personale può essere una vera impresa e rischiamo di fare tanti sforzi dedicando tanto tempo senza poi non ottenere risultati.
Risultato, la nostra sfida con i motori di ricerca avrà una falsa partenza, mettendo a repentaglio la nostra esperienza con il web.
La sfida diventa quasi impresa se stabiliamo come obiettivo quello di far apparire il nostro 
articolo tra le prime pagine dei motori di ricerca, come ad esempio Google.
Per fortuna esistono diverse teciche SEO per risalire nei risultati dei motori di ricerca.

1 – Scegli un argomento e 1 o 2 parole chiave (keyword)

Prima di scegliere l’argomento da trattare nell’articolo, consulta lo strumento Google Adwords Keyword Planner che ti aiuterà a capire quali sono i termini più ricercati sul motore di ricerca nel campo di cui tratti nel tuo blog.
Una volta scelto l’argomento dell’articolo, stabilisci una o due parole chiave molto specifiche (keyword). Ricordati, quindi, di non optare mai per keyword generiche, perché faranno diminuire le probabilità di risalire nei risultati di ricerca.

Esempioho deciso di scrivere un articolo su un corso di social media marketing a Milano. Le keyword specifiche che sceglierò e ripeterò nel testo saranno “corso social media marketing Milano” e “corso social network Milano”.

2 – Cura il titolo per un miglior posizionamento su Google

Il titolo, oltre ad essere accattivante ed attirare quindi più utenti possibile, deve rispettare alcune regole di SEO. La tag title, cioè il titolo, deve contenere una delle keyword scelte, se possibile all’inizio del titolo stesso.
Solitamente, il titolo deve essere formato da un minimo di 50 caratteri fino a un massimo di 75 caratteri.

3 – Scrivi il testo, dividilo in paragrafi ed evidenzia le keyword

Prima di iniziare a scrivere il tuo articolo ottimizzato SEO, ricordati che dovrà essere formato da almeno 300 parole, poiché tale pratica aiuta a migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Inoltre, è consigliabile dividere il testo del proprio articolo in paragrafi, attribuendo ad ognuno un breve titolo che contenga possibilmente anche una keyword.
Ad ogni modo, ricordati che i titoli dei paragrafi dovranno essere contenuti tra i tag <h2>, <h3> o <h4>.

Per quanto riguarda le keyword scelte, che non devono essere mai generiche, esse vanno ripetute all’interno del testo per almeno per 5-6 volte, senza però penalizzare la leggibilità dell’articolo stessoSe possibile, occorre evidenziare tali keyword in grassetto, dato che secondo gli esperti ciò aumenta la possibilità di risalire nei risultati di ricerca.
Infatti, i tag html “bold” e “strong” aiutano Google e gli altri motori di ricerca ad indicizzare meglio il contenuto dell’articolo. Secondo alcuni esperti, però, lo strong risulta più efficace del bold.
Le keyword strettamente attinenti al titolo dovrebbero essere inserite in mezzo a questi due tag html (<b> o <strong>). Anche se sconsigliato, è comunque possibile evidenziare frasi o parole del testo che non hanno attinenza con il titolo.

Inoltre, è utile precisare che le keyword non dovrebbero essere inserite tra le virgolette (“ “), poiché Google e i motori di ricerca non leggono le parti del testo contenute tra le due virgolette. Invece, esse devono essere utilizzate per le citazioni, per evitare che Google ci penalizzi per aver copiato un testo di terzi.

4 – Compila il meta tag description e il meta keywords

Se mastichi un po’ di html o se il tuo blog è stato implementato tramite il CMS WordPress, allora questo passaggio non ti risulterà impossibile da svolgere.

Il meta tag description, come si può evincere dal suo nome, fornisce a Google e agli altri motori di ricerca un sommario dell’argomento della pagina. Il meta description deve contenere una breve ma accurata descrizione dell’articolo e non deve essere utilizzato in altri articoli o pagine. Quindi, è meglio evitare di usare una stessa meta description in più pagine/articoli per non rischiare di essere penalizzati nei risultati di ricerca.
Nel meta description occorre inserire le keyword per un paio di volte. Inoltre, la descrizione deve formata da almeno 120 caratteri (fino ad un massimo di 160).

Il meta keywords contiene un elenco delle parole chiave che vuoi mostrare ai motori di ricerca. Purtroppo non sempre è possibile editarli ma, se ne hai l’opportunità, inserisci da un minimo di 3 a un massimo di 6 keyword. In ogni caso, non preoccupartene troppo perché Google non attribuisce più troppa importanza al meta keywords.

5 – Scegli accuratamente le immagini

Oltre a scegliere immagini o fotografie che catturino l’occhio degli utenti, stai attento al formato ed utilizzate per lo più immagini in formato jpg e jpeg.
E’ consigliabile la scelta di immagini che non superano le dimensioni del 600×600. Prima di postare l’immagine, è necessario ottimizzarlo tramite uno specifico tool (Web Resizer).

Il nome del file deve contenere le keyword e altre informazioni. Se esistono molte immagini all’interno di uno stesso articolo, è possibile numerarle (anche se la scelta migliore sarebbe quella di assegnare a ciascuna immagine un nome diverso). In ogni caso, le parole che compongono il titolo devono essere separate mediante trattini, underscore o maiuscole.

Ricordati di compilare anche l’alt text, cioè il “testo alternativo”. Si tratta di una breve descrizione dell’immagine utilizzata, molto utile per far comparire la vostra fotografia in Google Immagini e attirare quindi altri utenti interessati all’argomento. L’alt text deve essere unico per ogni immagine e deve contenere le keywords scelte.

Ok adesso sei pronto per scrivere un articolo sul tuo blob ed essere indicizzati dai motori di ricerca.